L’ARTISTICA AMICIZIA
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Questa mostra ha riportato a Ciriè Romano Gazzera e con lui, per la prima volta a Palazzo D’Oria, Giorgio de Chirico e Alberto Savinio.
La rassegna curata da Giuseppe Novero, con la collaborazione di Giulia Caffaro, esplora con occhio nuovo il rapporto tra i tre artisti, alla luce di un percorso comune dove la sperimentazione e l’ispirazione si intrecciano con consuetudini e amicizie. Gazzera, che probabilmente aveva incontrato de Chirico negli anni romani quando il padre era al vertice dell’Esercito, si lega al cantore della pittura metafisica nei primi anni Trenta.
Inizia un legame che si allarga al fratello del “pictor optimus”, Alberto Savinio, anche lui alla ricerca di una via personale all’arte.
Il legame tra i tre matura e cresce nel tempo: nel 1950 Gazzera e de Chirico animano un’Antibiennale a Venezia per reagire a un certo provincialismo che tendeva ad invitare e premiare quasi esclusivamente artisti stranieri, trascurando l’arte figurativa. Non mancheranno nel corso degli anni altre collaborazioni all’insegna di un confronto sempre caldo ed amichevole né mai scalfito da rivalità di affermazioni e successi personali.
La mostra di Palazzo D’Oria ripropone l’attività artistica di Gazzera e introduce una lettura comune con de Chirico di esperienze e soggetti. Nelle “nature morte” si intravede la necessità di riproporre il vero senza artificio ma con rappresentazione fotografica che rende i frutti come disposti su un piano poco prima che qualcuno li colga.
Il percorso in mostra ci porta poi ai conosciutissimi fiori, di cui molto è già stato scritto. Valga, per tutte, la riflessione sul fiore che trasfigura il volto umano. Un escamotage artistico utilizzato dai surrealisti che, in Gazzera, abbandona ogni tentazione intellettuale e diventa inno alla natura e alla poesia.
Nelle “battaglie”, se Gazzera rivive l’epopea bellicosa del secolo breve con una lettura provocatoria, de Chirico tratteggia nella bolgia la tensione dello scontro dove i cavalli e gli uomini, aggrovigliati e sospesi, perdono ogni tratto glorioso per riportare lo sguardo al dramma di ogni guerra.
Ma è nelle lettere, esposte nella Biblioteca Storica, che si intravede in modo organico e continuativo il legame di amicizia e condivisione che univa i tre: frutto di attenzioni, di scambi, di esperienze, di cortesie gratuite e sentimenti esposti. Non c’è nulla di più sincero e prezioso di un epistolario privato: là dove la finzione e i ruoli che ci diamo si spogliano di ogni falsità e lasciano la porta aperta sull’intimità più vera.
Il progetto-mostra vede partecipi numerosi partner e soggetti che rendono di maggior valore la ricaduta dell’operazione sul territorio. Il team curatoriale, con il supporto fondamentale dell’Ufficio Cultura del Comune di Ciriè, ha coinvolto tramite un percorso di Alternanza Scuola-Lavoro l’Istituto Comprensivo Ciriè 1, l’Istituto Comprensivo Ciriè 2, l’Istituto di Istruzione Superiore Statale “Tommaso D’Oria” di Ciriè, l’Istituto d’Istruzione Superiore “Fermi-Galilei” di Ciriè. Gli esiti dei laboratori vengono esibiti in formato digitale e video nella Sala di Carlo Emanuele al termine del percorso di visita. Gli studenti delle scuole superiori prestano inoltre servizio come “ciceroni della mostra” per tutta la durata espositiva.
Il Circolo Culturale Ars et Labor Ciriè espone nel cortile di Palazzo D’Oria i laboratori del proprio concorso fotografico “artistica_amicizia” e collabora come partner nella gestione esecutiva dell’evento.
La Scuola Comunale di Danza di Ciriè si esibisce con una “danza floreale” durante l’inaugurazione e il Civico Istituto Musicale “F.A. Cuneo” accompagna l’evento con una performance musicale.
Durante la cerimonia di apertura intervengono Luca Bianchini e Bruno Gambarotta con un dialogo sull’amicizia. Introducono il sindaco Loredana Devietti e il direttore artistico Giuseppe Novero.
Si ringraziano Lions Club Ciriè D’Oria, Lions Club Valli di Lanzo Torinese e Rotary Club Ciriè Valli di Lanzo come fautori del concorso artistico rivolto agli istituti primari e secondari della città di Ciriè.
L’artista ciriacese Sergio Saccomandi ha realizzato per l’occasione un’opera che celebra la memoria del concittadino Romano Gazzera. L’opera originale è stata donata alla collezione permanente di Palazzo D’Oria.
UNA MOSTRA PRODOTTA DA :
Città di Ciriè
PRESENTATA E REALIZZATA IN COLLABORAZIONE CON:
Fondazione Romano Gazzera
CON IL SOSTEGNO DI :
Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT
CON IL PATROCINIO CULTURALE DI:
Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino