Romano Gazzera

Il pittore di origini ciriacesi noto per i suoi fiori “giganti”, “parlanti” e “volanti” che, insieme ad altri temi iconografici legati alla memoria storica e collettiva, lo hanno caratterizzato e distinto come il caposcuola della corrente Neo-floreale italiana.

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Romano Gazzera ad Ospedaletti, estate 1971 © Fondazione Romano Gazzera

Romano Gazzera nasce a Ciriè (To) nel 1908. Si laurea in giurisprudenza per volere del padre ministro della guerra ma, coltivando la passione per l’arte dall’età di tredici anni, la sua affermazione nazionale arriva grazie alla pittura nel 1941. In quella data si tiene una mostra a Milano che lo pone in contrasto con le correnti ufficiali del “Novecento” tramite una serie di favole, ritratti e nature morte che rievocano la tradizione italiana con una materia pittorica densa di ispirazione romantica.

Alla fine della Seconda Guerra Mondiale nasce il tema iconografico delle “scimmie in costume”, utilizzato per ribaltare completamente l’idea di uniforme in una visione fortemente critica. Il pittore rivela in chiave simbolica e sarcastica l’altra faccia della guerra, rappresentata dalle scimmie che indossano le vesti dei combattenti abbandonate sul campo e si pavoneggiano imitando gli eroi del passato.

Romano Gazzera che ritrae un volto maschile © Fondazione Romano Gazzera

“Di quanti pittori ho conosciuto in Italia o fuori, egli è uno dei pochi che mi hanno dato il senso del pittore completo in cui talento, capacità ed intuizioni artistiche, temperamento pittorico, volontà di progresso, sforzo verso il meglio e verso il più bello, si fondono in un’unica volontà creativa. Il grande merito di Romano Gazzera è ch’egli veramente e sinceramente ama la grande pittura.

Egli sente la bella materia”

Giorgio de Chirico, “Prefazione” in Romano Gazzera, La Rosa di Clarissa (Milano: Mediolanum Editori Associati, 1990)

Nel 1950 espone personaggi orientali e battaglie alla prima “Antibiennale” al Bucintoro di Venezia con Giorgio de Chirico.

Da quel momento tuttavia abbandona la tavolozza scura e cambia rotta a favore di una tempera oleosa, trasparente e luminosa, usata per dipingere con disegno netto, colori tersi e pennellata â plat, elementi floreali e vegetali giganti, invenzione inedita nella storia dell’arte che consente di considerare Gazzera il caposcuola della pittura Neo-floreale. Sono gli anni più fruttiferi per Romano, trascorsi rifugiandosi a dipingere nel Canavese e poi in Costa Azzurra.

Numerosi sono anche i ritratti che Gazzera realizza a molti personaggi noti tra il 1945 e i primi anni Ottanta. Tra i più importanti: il ritratto di Papa Paolo VI, del Cancelliere Erhard, di Virginia Mondadori, di Cesare Zavattini, di Paolo Stoppa, di Sergio Pininfarina, di Herbert Marcuse e soprattutto di Giorgio de Chirico, con il quale impostò uno scambio personale e artistico di cui la Fondazione Romano Gazzera conserva preziose testimonianze.

Romano Gazzera e Giorgio de Chirico a Sanremo © Fondazione Romano Gazzera

“Difficilmente, senza Clarissa, affronterei questo lungo viaggio. Chi è Clarissa? È quella giovane collegiale che venticinque anni or sono metteva di nascosto un fiore alla porta dello studio e che poi scomparve”

Romano Gazzera, Una vita per un fiore (Torino: Giulio Bolaffi Editore, 1974)

Tra i primi anni Sessanta e il 1980, quando giunge ad esporre a Palazzo Chiablese per la Regione Piemonte, si contano circa trenta mostre in gallerie private, chiese e spazi pubblici tra Torino, Milano, Sanremo, Saint Vincent, Roma, New York, la Svizzera, la Costa Azzurra, Parma, Bene Vagienna e Ciriè.

Nel 1974 Romano pubblica con Giulio Bolaffi Editore il suo libro Una vita per un fiore, una sorta di autobiografia che motiva e descrive la sua vocazione pittorica dedicata in gran parte ai fiori “giganti”, “volanti” e “parlanti”, riportando aneddoti che ripercorrono la sua vicenda umana dall’infanzia alla maturità.

Romano Gazzera sposa in seconde nozze la piemontese Clara Ronco, simboleggiata nelle sue opere dalla rosa gigante e a cui dedica anche il libro La rosa di Clarissa, finito di stampare nel 1990 proprio per volere della moglie che inizia in quegli anni a valorizzare la figura del pittore di cui era la musa ispiratrice.

Romano muore nel 1985 nel suo appartamento di piazza Vittorio Veneto 16 bis a Torino, dove oggi ha sede la Fondazione Romano Gazzera.

Le principali opere pittoriche, i disegni, le lettere e i documenti originali relativi alla produzione artistica di Romano Gazzera sono conservati negli archivi della Fondazione a Torino e a Bene Vagienna (CN).

Romano Gazzera con a lato il quadro "La Rosa Biki volante su Milano" © Fondazione Romano Gazzera

Bibliografia e scritti

Nel catalogo OPAC SBN/Catalogo del servizio bibliotecario nazionale sono presenti i seguenti documenti:

 

R. Gazzera, Romano Gazzera. Milano: Ed. Della Galleria Schettini, 1954.
R. Gazzera, I fiori giganti, catalogo della mostra. Torino: Piemonte artistico e culturale, 1961.
R. Gazzera, Romano Gazzera. Torino, 17 marzo – 7 aprile 1966, catalogo della mostra. Torino: Galleria del Centro, 1966.
R. Gazzera, Una vita per un fiore. Torino: Giulio Bolaffi Editore, 1974.
Regione Piemonte, Omaggio a Romano Gazzera, catalogo della mostra. Torino: Regione Piemonte, 1980.
R. Gazzera, Romano Gazzera: Orizzonti europei. Torino, 10 – 30 aprile 1984, catalogo della mostra. Torino: Provincia di Torino, 1984.
Galleria Fògola, Romano Gazzera: disegni, oli, tempere, catalogo della mostra. Torino: Fògola, 1991. C. Jourdanet, Romano Gazzera. Paris, 6 – 30 novembre 1997, catalogo della mostra. Vigevano: Diakronia, 1997.
R. Gazzera, Le “auto d’epoca”: 5 posters, calendario illustrato per l’anno 1999. Torino: s.n., 1999.
R. Gazzera, Le “grandi medaglie”: calendario, calendario illustrato per l’anno 2001. Torino: s.n., 2001.

 

La Fondazione offre alla pubblica consultazione i seguenti contributi bibliografici:

 

L. Budigna, G. Mascherpa, Gazzera, catalogo della mostra. Milano: Arti Grafiche Ricordi, 1965.
M. Valsecchi, Gazzera, catalogo della mostra. Milano: Galleria Cortina, 1971.
R. Gazzera, Una vita per un fiore. Torino: Giulio Bolaffi Editore, 1974.
Regione Piemonte, Omaggio a Romano Gazzera, catalogo della mostra. Torino: Regione Piemonte, 1980.
Fabbri Editore – Cataloghi d’Arte, Gazzera 1906-1985. Milano: Fabbri Editore, 1987.
R. Gazzera, La Rosa di Clarissa. Milano: Mediolanum Editori Associati, 1990
Regione Piemonte, Mostra antologica di Romano Gazzera. Palazzina di caccia di Stupinigi: 9 giugno – 2 luglio 1995, catalogo della mostra. Torino : Regione Piemonte, 1995.
C. Jourdanet, Romano Gazzera. Paris, 6 – 30 novembre 1997, catalogo della mostra. Vigevano: Diakronia, 1997.
R. Gazzera, Le “auto d’epoca”: 5 posters, calendario illustrato per l’anno 1999. Torino: s.n., 1999.
R. Gazzera, Le “grandi medaglie”: calendario, calendario illustrato per l’anno 2001. Torino: s.n., 2001.
“Corti – Gazzera – Sachs – Zavattini”, Talento, no. 3. Torino: Camaggio, 2002.
A. Mistrangelo, Romano Gazzera: la Storia e l’Arte, catalogo della mostra. Torino: Consiglio Regionale del Piemonte, 2010.
G. Novero, G. Caffaro, De Chirico, Gazzera, Savinio: l’Artistica Amicizia, catalogo della mostra. Torino: Fondazione Romano Gazzera, 2018.

 

Per una bibliografia completa degli scritti fino al 1995 si rimanda a:

 

Regione Piemonte, “Bibliografia 1931-1995. Gazzera”, in allegato a Mostra antologica di Romano Gazzera. Palazzina di caccia di Stupinigi: 9 giugno – 2 luglio 1995, catalogo della mostra. Torino: Regione Piemonte, 1995.

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