ROMANO GAZZERA ALLA REGGIA DI VENARIA
La nostra Fondazione ha il piacere di comunicare la partecipazione ad un evento molto speciale.
In occasione della XIX edizione della “Festa delle Rose”, la Reggia di Venaria presenta un ricco programma di iniziative, che vi invitiamo a consultare sul sito istituzionale.
La conferenza stampa per la XIX edizione della “Festa delle Rose” si terrà nella Sala del Consiglio del Comune di Venaria giovedì 11 maggio alle ore 11.
In particolare, sabato 27 e domenica 28 maggio (l’evento è stato infatti rinviato di una settimana causa maltempo) saranno organizzati numerosi eventi tra cui, all’interno del percorso di visita della Reggia, nello spazio antistante la Scuderia Grande, sarà allestita l’opera “La mosca cieca” dell’artista Romano Gazzera (Ciriè, 1908 – Torino, 1985).
La tela, databile al 1975 ca., fa parte della collezione d’arte della nostra Fondazione.
Le diverse operazioni di restauro sono state condotte dal laboratorio di Arte Contemporanea del Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, che ne dà comunicazione sul proprio sito istituzionale, e fanno parte di un più ampio progetto di manutenzione, recupero e valorizzazione di tutto il patrimonio artistico della Fondazione Gazzera sostenuto dalla Compagnia di San Paolo.
Romano Gazzera, figlio del Generale Pietro Gazzera – uno dei cinque firmatari per l’Italia dell’Armistizio di Villa Giusti nel 1918 e Ministro della Guerra fino al 1933 – dopo gli studi in Giurisprudenza, decise di intraprendere un autonomo percorso artistico che lo portò a diventare uno dei più prolifici pittori torinesi. Apprezzato ritrattista viene tutt’oggi riconosciuto come “il pittore dei Fiori Giganti”.
La metamorfosi dei volti dei suoi personaggi in fiori colorati venne costantemente perseguita come personalissima cifra stilistica riscontrabile anche nell’opera qui presentata; quale omaggio al capolavoro di Francisco Goya del 1789 conservato a Madrid.
A tal proposito il Presidente della Fondazione Romano Gazzera, Giorgio Gagna, dichiara: “Devo ringraziare a nome di tutta la Fondazione il Direttore Guido Curto per l’opportunità dataci.
L’esposizione di quest’opera, dopo il magistrale intervento di restauro promosso dalla Compagnia di San Paolo, evidenzia come Gazzera cercasse un proprio linguaggio figurativo formalmente realistico ma nel profondo legato a quella rivoluzione semantica iniziata dalla metafisica di de Chirico e Savinio e proseguita con alcuni esponenti del surrealismo”.
Per ulteriori informazioni rivolgersi a fondazione@romanogazzera.it.